Giornata Diocesana del Malato e dei Disabili

 

LA DIOCESI DI CIVITA CASTELLANA

UNITALSI – Sottoscrizione di Civita Castellana

Giornata Diocesana del Malato e dei Disabili

 

Domenica 23 settembre 2018

Dalle Suore Missionarie della Consolata – Nepi (VT)

 

Programma della giornata:

     Ore 10.00 – Accoglienza (Buffet e colazione).

     Ore 11.00 – Animazione giovani Unitalsi.

     Ore 12.30 – Pranzo offerto dall’Unitalsi.

     Ore 14.30 – Estrazione Lotteria.

     Ore 15.30 – Santa Messa presieduta dal vescovo Mons. Romano Rossi.

 

 

Domenica 23 settembre a Nepi, la nostra Chiesa diocesana sente il bisogno di incontrarsi, presso le Suore Missionarie della Consolata, con le sorelle e i fratelli malati, con gli operatori sanitari, i volontari e con quanti a diverso titolo si prendono cura di loro, per pregare insieme, partecipare e contribuire con maggior efficacia ad una cultura della vita e della salute. Un’occasione di attenzione speciale nel rendere grazie per la vocazione ricevuta dal Signore di accompagnare i fratelli ammalati, nel rispetto della vita e dei valori morali e cristiani. Una Giornata Diocesana del Malato e dei Disabili, organizzata dall’Unitalsi, Sottosezione di Civita Castellana.  a rendere grazie per la vocazione ricevuta dal Signore di accompagnare i fratelli ammalati

Il tema della sofferenza è sempre ben presente nella Chiesa, così come l’esigenza di essere vicina a quanti sono nel dolore, del corpo o dell’anima. La cura e l’assistenza ai malati fa parte da sempre della storia di carità di ogni comunità cristiana, sulla parola di Gesù «Ero malato e mi avete visitato» (cfr. Mt 25, 35). Tale storia di dedizione non va dimenticata. Essa continua ancora oggi, in tutto il mondo.

In altri momenti d’incontro con la sofferenza, il vescovo Romano Rossi, ha rivolto parole di grande tenerezza per i malati e di considerazione nei confronti dell’Unitalsi, nel dare risalto l’impegno costante e generoso di tutti i volontari per la loro «testimonianza ecclesiale» e per «l’amore ostinato» per gli infermi, operando in situazioni molto spesso difficili.

Ma per fare questo, occorre lasciarsi plasmare dallo Spirito del Vangelo, il quale indica la strada della carità, vera profezia in una generazione sofferente che conosce forti accenti di egoismo, e che è segnata fortemente dalla cultura del consumo e del profitto.

In ogni Parrocchia non manca la cura particolare verso coloro che per motivi di salute non possono più partecipare personalmente alla vita liturgica e caritativa della comunità. Persone che continuano a sentirsi però parte della comunità e sono raggiunte dalla visita di un sacerdote o di un ministro straordinario o, semplicemente da qualche persona amica, con cui condividono la difficoltà e la sofferenza del loro cammino.

È importante educarci alla cultura del dono, che è la risposta a un Dio amore che trova il suo compimento solo quando, quanto ricevuto gratuitamente, lo doniamo con generosità ai fratelli bisognosi di attenzione e aiuto concreto, offrendo segni di speranza attraverso opere di promozione umana, donando affetto e tempo, nel rispettare l’umanità dell’ammalato e la sua inalienabile dignità: questo è il messaggio della giornata del malato.

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