Domenica delle Palme e della Passione del Signore


PRESENTAZIONE. Nella Domenica delle Palme e della Passione del Signore si commemora l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, preludio della sua Pasqua di morte e resurrezione, ed ha così inizio la Settimana Santa. Con i simboli della palma e dei ramoscelli di ulivo, i cristiani imitano le folle di Gerusalemme che acclamano Gesù Re e Signore, disponendosi a seguirlo sulla stessa via del dono di sé.


PREPARA

  • Alcuni ramoscelli di ulivo, puoi farli anche da solo vedendo sul sito http://www.lavoretticreativi.com/ramoscello-dulivo-con-sagome-mani/
  • Un crocifisso
    SEGNO. Si suggerisce di riunire la famiglia intorno ad un tavolo, sul quale è stato posto il crocifisso. Durante la preghiera iniziale ciascun membro della famiglia stringe fra le mani i ramoscelli di ulivo. Li depone intorno al Crocifisso durante la lettura del Vangelo.
    CELEBRAZIONE
    Guida: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
    Preghiamo. Dio onnipotente ed eterno,
    che hai dato come modello agli uomini
    il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore,
    fatto uomo e umiliato fino alla morte di Croce,
    fa che abbiamo sempre presente il grande insegnamento della Passione,
    per partecipare alla gloria della Resurrezione.
    Ogni volta che guardiamo a te Crocifisso,
    e osserviamo questi rami di ulivo,
    il tuo Spirito risvegli in noi il desiderio di seguirti sulla via dell’amore,
    ed acclamarti e onorarti come Re con le opere buone del quotidiano,
    per giungere finalmente con te alla Gerusalemme del Cielo.
    Per Cristo nostro Signore. Amen.
    Lettore: Ascoltiamo la Parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo.
    Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi,
    Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito
    troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se
    qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro
    subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del
    profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un
    puledro, figlio di una bestia da soma”».
    I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il
    puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese
    i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla
    strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di
    Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».
    Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è
    costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea» (Mt 21,1-
    11).

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