Festa Diocesana dei malati e dei disabili

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Oggi, 17 settembre si svolge a Nepi, presso la Chiesa della Sacra Famiglia, la Giornata Diocesana del Malato, organizzata dall’UNITALSI, Sottosezione di Civita Castellana, sul tema «Stupore per quanto Dio compie: ‘Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente…’» (Lc 1,49), ma anche memoria liturgica della Beata Cecilia Eusepi, con la significativa processione verso la chiesa di S. Tolomeo, dove è conservato il suo corpo, guidata dal vescovo Rossi e la concelebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Giuseppe Bertello.

«La giornata costituisce – come ha detto Papa Francesco – un’occasione di attenzione speciale alla condizione degli ammalati e, più in generale, dei sofferenti; e al tempo stesso invita chi si prodiga in loro favore, a partire dai familiari, dagli operatori sanitari e dai volontari, a rendere grazie per la vocazione ricevuta dal Signore di accompagnare i fratelli ammalati».

Ma per fare questo, occorre che ci lasciamo plasmare dallo Spirito del Vangelo, il quale ci indica la strada della carità, vera profezia in una generazione sofferente che conosce forti accenti di egoismo, e che è segnata fortemente dalla cultura del consumo e del profitto.

Alla comunità diocesana e parrocchiale si chiede di essere “sacramento”, presenza con una vocazione specifica: quella di essere immagine di Dio nel mondo e adorare il Signore nelle persone, ed essere così segno del Cristo, buon samaritano, che cura le ferite dell’uomo; per condividere, gli stessi problemi dell’uomo, ma oltre alla comprensione e alla solidarietà, pronti ad annunciare che Dio, in Gesù Cristo, ha provveduto a dare una risposta alle attese di ogni uomo donando la sua vita: «…anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1 Gv 3, 16). Il tema della sofferenza è sempre ben presente nella Chiesa, così come l’esigenza di essere vicina a quanti sono nel dolore, del corpo o dell’anima.

La nostra Caritas diocesana è impegnata a realizzare opere–segno capaci di rispondere alle necessità reali e disattese delle fasce più deboli, per essere profezia e coscienza critica rispetto alle responsabilità della comunità civile, e al tempo stesso offrire segni di speranza attraverso opere di misericordia concreta, donando affetto e tempo, con l’obiettivo ultimo della promozione umana.

 

Sono invitati a partecipare i volontari delle associazioni UNITALSI e tutte le altre associazioni

che si dedicano all’assistenza, quanti lavorano nel settore sanitario e coloro

che hanno difficoltà di salute. È un evento di particolare sensibilizzazione

che coinvolgerà tutte le realtà ecclesiali diocesane, che si ritroveranno assieme ai malati.

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