“Fino all’ultimo respiro”

DIOCESI DI CIVITA CASTELLANA

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Al Monastero S. Scolastica a Civitella S. Paolo

Incontro d’Autunno

Da venerdì 10 a domenica 12 ottobre 2014

Sul tema:

“Fino all’ultimo respiro”

Lina Cremaschi, monaca di Bose

Preghiera e carità nei Padri del deserto

 

Nella campagna romana, ai piedi del Soratte, a tre chilometri a Civitella san Paolo, una comunità di monache dal 9 aprile del 1934 canta giorno e notte le lodi di Dio, vive nel silenzio, nella concordia, nella pace.

Il Monastero, voluto dal Beato Cardinale Schuster, fondato con l’aiuto del Monastero di Dourgne in Francia, appartiene alla Congregazione sublacense e dipende dal vescovo di Civita Castellana.

Norma di vita della comunità è la Regola che San Benedetto scrisse nel VI secolo e che ancora oggi, guida nella ricerca di Dio migliaia di monaci e di monache in tutti i continenti della terra.

Dopo una lunga storia di reciproca amicizia con la Comunità di Bose e con il suo Priore, fr. Enzo Bianchi, dopo una serie di visite scambiate fra le due Comunità, dopo tanta riflessione e molta preghiera e ricerche e consultazioni, sono arrivate alla decisione conclusiva: dal 4 ottobre 2013 un piccolo gruppo di Sorelle di Bose vive insieme con loro, condividendo la vita comune, la preghiera liturgica, la mensa, il lavoro.

Nella volontà di rimanere fedeli all’essenziale della vita monastica, le due comunità, che mantengono ciascuna la propria autonomia, tentano un cammino di condivisione e di collaborazione tra un nuovo monachesimo e l’antica tradizione benedettina.

*  *  *

 

Col nome di Padri del deserto si indicano quei monaci, eremiti e anacoreti che nel IV secolo, dopo la pace costantiniana, abbandonarono le città per vivere in solitudine nei deserti d’Egitto, di Palestina, di Siria.

Nell’ascesi solitaria, i Padri del deserto cercavano la via della pace interiore e della preghiera del cuore. Testimoni di una fede cristiana vissuta con radicalità, ebbero numerosi discepoli e i loro detti, in cui traspaiono sapienza evangelica e arguzia umana, furono raccolti e tradotti in varie lingue, dando vita al genere letterario dei Padri del deserto.

Cos’è la preghiera? Alla preghiera non si dà una definizione perché rimane un mistero e un mistero non si definisce. è un’azione carica di contraddizioni e di contrasti, più riposante e più agitata, più facile e più difficile (distrazione, aridità, incoerenza, incapacità di dialogo). Ma dove trova la ragione la preghiera? Sta nel fatto che noi abbiamo nella nostra anima la Trinità Santa. Una cosa è certa la preghiera è eterna.

Come si impara a pregare? Gesù è il solo e unico Maestro in grado di insegnarci a pregare… e allora che aspettiamo a chiedere con umiltà come i discepoli “Maestro insegnaci a pregare”.

 

La ringrazio per la sua attenzione e per quanto le sarà possibile fare, in merito ad una segnalazione sulla sua testata. Distinti saluti.                                                                                                                                                                                          Don Giancarlo Palazzi

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