Cari fratelli e sorelle, in occasione dell’anniversario di sacerdozio del nostro caro Don Luigi, vogliamo riportare alcune riflessioni che esprimono la nostra gratitudine verso il nostro parroco ed in generale verso tutti i nostri Pastori che hanno scelto di rispondere con un “SI” alla chiamata di Dio. Impegno e qualità che vediamo ogni giorno in Don Luigi e che gli auguriamo di vivere con la consueta giovialità per i prossimi 100 anni. Caro Don non perdere mai il sorriso, segno concreto e tangibile, del tuo Ministero, del tuo modo di comunicare e di essere. Oggi essere, non è una cosa semplice, ma con l’aiuto di Dio, tutti noi  corresponsabili nella Chiesa domestica possiamo, dobbiamo esserlo.

Noi fedeli, dobbiamo esser vicini ai vostri Sacerdoti con l’affetto e con la preghiera perché siano sempre Pastori secondo il cuore di Dio. Noi tutti dobbiamo ricordare che “… tutta la Chiesa è un popolo sacerdotale. Grazie al battesimo, tutti i fedeli partecipano al sacerdozio di Cristo..” (CCC 1591).  Ma con le giuste differenze, bisogna specificare infatti che ” …il sacerdozio Ministeriale differisce essenzialmente con il sacerdozio comune dei fedeli, poichè conferisce un potere Sacro per il servizio dei fedeli. I ministri ordinati esercitano presso il popolo di Dio attraverso l’insegnamento, il culto Divino e il governo pastorale.”(CCC 1592).

Il Signore ha affidato ai Sacerdoti un grande compito: essere annunciatori della Sua Parola, della Verità che salva; essere sua voce nel mondo per portare ciò che giova al vero bene delle anime e all’autentico cammino di fede.

“…Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente»(Matteo 28,19-20).

Papa Francesco ha tante volte parlato delle caratteristiche che deve avere un buon Sacerdote: “…chi esercita un mestiere, di quelli pratici, dove le mani si sporcano, porta addosso l’odore di quello che fa. L’odore della terra smossa di fresco, quello salmastro del pesce, del bestiame nella stalla. Quello dolce del legno o più acre del cuoio. Odori che sono la seconda pelle, o forse la prima, di un contadino e un falegname, di un conciatore, un pescatore, di un qualsiasi artigiano”. E questa è la “pelle” che Papa Francesco vuole come vestito per chi esercita il “mestiere” di prete.

Ma oggi non è facile vivere il Sacerdozio, infatti come ricorda il Santo Padre, vivere questa «misura alta della vita cristiana ordinaria» (cfr Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte, 31), significa talvolta andare controcorrente e comporta incontrare anche ostacoli, fuori di noi e dentro di noi. Gesù stesso ci avverte: il buon seme della Parola di Dio spesso viene rubato dal maligno, bloccato dalle tribolazioni, soffocato da preoccupazioni e seduzioni mondane (cfr Mt 13,19-22).

Ma la vera gioia dei chiamati consiste nel credere e sperimentare che Lui, il Signore, è fedele, e con Lui possiamo camminare, essere discepoli e testimoni dell’amore di Dio, aprire il cuore a grandi ideali, a cose grandi. «Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine piccole, andate sempre al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita per grandi ideali!» (Omelia nella Messa per i cresimandi, 28 aprile 2013)

Un grazie di cuore da parte di tutta la nostra comunità, per il lavoro svolto e per l’impegno quotidiano che, nonostante gli ostacoli, porti sempre a compimento. Le nottate passate al computer per preparare i volantini e le comunicazioni per tutti noi, ti rendono onore, ci fanno piacere e ci riempiono di gioia. Un sorriso e via per il prossimo lavoro…Auguri ancora per questo traguardo, punto per ripartire insieme. PS  ti aspettiamo alle nozze d’oro ! 

Gianfranco e Massimiliano in 

Anguillara Sabazia

Parrocchia Regina Pacis

Vicaria Lago

Diocesi di Civita Castellana

02/04/1989-2014