La Parrocchia

 

Tratto da:
Chiesa Oggi 56
Architettura e Comunicazione
Variazioni sul temaDi Baio Editore

COMPLESSO PARROCCHIALE REGINA PACIS AD ANGILLARA SABAZIA (ROMA)
Un’architettura priva di facciata, disegnata attraverso una metodica ricerca di variazioni sul tema, un luogo capace di accogliere. La dimensione “orizzontale” che caratterizza l’edificio è sfruttata per elaborare una serie continua di nuove proposte che germinano dall’intersezione di curve. Il gioco si ripropone nella pavimentazione esterna, dilatando lo spazio della chiesa nell’intorno.

Chiesa Regina Pacis Anguillara Sabazia (Roma)
Progetto e d.l.: Arch. Ezio Grasso, Anguillara Sabazia (Roma)
Progetto strutture: Arch. E. Barbera, Roma
Legno lamellare: Holzbau Spa, Bressanone (BZ)
Copertura: Tegola Canadese SpA, Vittorio V. (TV)
Luci interne:Targetti Sankey SpA, Firenze
Luci esterne: Disano Spa, Rozzano (MI)
Pavimenti interni: Marazzi Spa, Sassuolo (MO)

Non c’è nulla di più indifferenziato del cerchio: figura continua a curvatura costante, immagine dello spazio onnicomprensivo, simbolo dell’assoluto. Eppure partendo proprio dal cerchio di base Ezio Grasso è riuscito a immaginare una chiesa dalle caratteristiche assai marcate, elaborata e rifinita, ricca di spunti. Anguillara Sabazia è un centro adagiato lungo la riva del lago di Bracciano, entro un panorama suggestivo e ricco di fascino. Sta conoscendo un’espansione notevole nella zona prossima alla stazione ferroviaria, che si presenta come un polo esterno all’abitato storico, discosto dal lago. È in questa parte in espansione che è stato eretto il nuovo centro parrocchiale.A questo è demandato il compito di fungere da polo di riferimento del quartiere. La dotazione di servizi e la veste con cui l’edificio si presenta, costituiscono un luogo chiaramente caratterizzato. L’ampio sagrato è sapientemente elaborato con curve disegnate sulla pavimentazione che si intrecciano quasi a continuare gli aggetti accennati dalla copertura della chiesa. La copertura appoggia su esili colonne, metalliche o lignee, che ritmano esternamente con la loro variata cromia i muri di blocchetti color mattone, aperti qui da una trama di traforo regolare, lì da finestre dal caratteristico disegno svasato a calice. Si apprezza l’accurata disposizione dei mattoni a disegnare cornici che evidenziano le aperture e gli zoccoli, All’interno, risalta la luminosità occhieggiante da molteplici fonti che si diffonde dando corpo alla penombra.

Vista generale dell’aula Vista verso l’ambone e il fonte Il fonte battesimale

Una lanterna crocifera centrale impernia autorevolmente l’edificio. La variata articolazione dell’ordito dei mattoni appare come una ricercata ornamentazione che porta lo spazio interno ad assumere un aspetto riecheggiante quello delle chiese dell’Europa Orientale. L’aula liturgica discende gradatamente a catino verso il centro dello spazio. Qui si eleva di tre gradini la pedana dell’altare. Ma se le panche sono disposte a semicerchio concavo verso l’altare, la pedana avanza verso di esse presentando la convessità della curva e creando un gioco di intrecci che salda le due presenze, di altare e assemblea, pur mantenendole distinte. Il disegno della pavimentazione esalta questa unione/distinzione: a scacchiera regolare sulla pedana, a cerchi concentrici nella zona delle panche, appositamente realizzate a seguire la curvatura della chiesa. E se la parte dell’assemblea è caratterizzata al perimetro da colonne di ferro, quella dell’altare è individuata da colonne in cemento: una variazione tipologica quasi impercettibile, ma che si somma a quella del tipo di aperture e contribuisce a determinare l’unitarietà dello spazio nella diversità dei luoghi. La copertura circolare, interrotta da finestre ad abbaino, si raccoglie attorno all’anello centrale che ha funzione strutturale ma funge anche da canale di luce e da camino di fuoriuscita dell’aria calda: elemento funzionale ma ricco di suggestione simbolica. Dietro e sopra l’altare una grande pala a fondo oro accentua la sensazione dell’ambiente orientale. Mentre sulla pedana due sculture ricordano nella forma l’immagine dell’angelo con le ali semiaperte, che sembra recare un’offerta nelle mani. Da un lato l’angelo regge il tabernacolo, dall’altra regge la scrittura; nell’un caso è rivolto verso l’assemblea, nell’altro è rivolto verso il lettore. Sono immagini semplici ma ben collocate, armoniche, coerenti. Come coerenti sono i motivi disegnati sulle vetrate: riproduzioni del profilo delle finestre che nella versione policroma sul vetro diventano fiori. Un motivo simile è ripreso anche sulle pareti in prossimità del tabernacolo e del leggio.

La copertura in legno lamellare racchiude entro uno spazio unitario e aperto il vario articolarsi dei poli liturgici, il diversificato disegno dell’ambiente Il disegno a calice ricorre in diverso modo. Sul muro perimetrale in prossimità del tabernacolo e lungo le pareti nelle finestre.

 

 

Parrocchia  REGINA PACIS  (anguillara sabazia)

 

Festa del Patrono: S.Biagio – 3 febbraio.

 

Festa Parrocchiale – Prima settimana di giugno.

 

Parroco: Quatrini Don Paolo

P.zza S.Giovanni Battista,1-00061 Anguillara Sabazia (roma)

Tel. 06/9994365

Mail : dpavelo@libero.it

Mail Parrocchia: parrocchia@reginapacisanguillara.it

 

Collaboratore: COMPAGNO Diac. Mario

P.zza S.Giovanni Battista,1-00061 Anguillara Sabazia (roma)

Tel. 06/9994365-339/6408625-339/5616277

 

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