Catechisti

L’attività Catechistica del 2° e 3° anno di Comunione riprenderà da

Lunedì 1° Ottobre 2018

Con le stesse modalità dell’anno precedente (Giorno, Ora, Stanza, Catechisti.)

 La Festa di Inizio Anno Pastorale e Catechistico sarà

Domenica 28 Ottobre nell’ambito della Celebrazione Eucaristica delle Ore 11.00,

durante questa festa si organizzerà l’accoglienza dei bambini e delle bambine del

1° anno di Comunione.

Le Iscrizioni al Primo Anno saranno Raccolte dai Catechisti nei Locali Parrocchiali (Sala dei Genitori, comunemente chiamata una delle 4 stanze) Da Lunedì Primo Ottobre dalle ore 16.30 alle ore 17.30 A Venerdì 5 Ottobre. Sabato 6 Ottobre dalle ore 18.00 alle ore 19.00. Domenica 7 Ottobre dalle ore 10.30 alle ore 12.00 In Chiesa.

 Ricordiamo a Tutti

che Quest’Anno avrà inizio il percorso di Preparazione alla Cresima

Per maggiori Info 06 99 94 365

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Domenica 29 Ottobre, con la Santa Messa delle ore 10.30 e la benedizione dei Catechisti, avrà inizio l’anno Catechistico 2017/18

Con l’occasione saranno presenti tutti gli operatori della Pastorale che riceveranno anche loro la Benedizione da parte del Parroco Don Paolo.

Il Rione Stazione, nelle persone di Fabio e Maria, organizzeranno un piccolo torneo di calcio sia Maschile che Femminile ed uno di Pallavolo, da svolgersi nei campi della Parrocchia sempre domenica 29  alle ore 15.00 con Agape al seguito.

L’iscrizione, ovviamente gratuita, si svolgerà nella mattinata dello stesso giorno.

Gli incontri settimanali con i ragazzi del Catechismo e i Catechisti, ed a rotazione per conoscersi meglio con Don Paolo, inizieranno da Lunedì 6 Novembre.

Ricordiamo Inoltre che se i Bambini/Ragazzi, vogliono partecipare alla funzione delle ore 10.30, devono presentarsi in Sacrestia alle ore 10.00, perchè si devono preparare e provare i compiti loro assegnati. “Servire Messa” oltre ad essere un bel gesto è anche e soprattutto un Onore rendersi “umili per servire”.

 

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Ricordiamo a tutti che Domenica 29 Ottobre 2017, con la Santa Messa delle ore 10.30, Inizierà l’anno catechistico.

Con L’occasione il Sacerdote darà il mandato Parrocchiale ai Catechisti-animatori della pastorale.

 

Ciao!

Ricordiamo i seguenti appuntamenti:

Giovedì 20 ottobre 2016 ore 17.00 in Duomo a Civita C.

Mandato Diocesano Operatori Pastorali

( Caritas, Catechesi, Liturgia)

Sabato 22 ottobre Oratorio di Bracciano

Dalle ore 9.30 alle ore 13.00 incontro per Educatori e Catechisti Cresima e dopo Cresima

Domenica 23 ottobre Chiesa Regina Pacis

Santa Messa ore 10.30 (presentarsi alle 10.15)

Mandato Parrocchiale a Catechisti e inizio anno Catechistico.

 

 

 

Lunedì 7 Marzo ore 21.00, momento di incontro, di riflessione e di preghiera con

“L’exultet” in preparazione della veglia Pasquale

 

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Martedì 20 ottobre 2015 – ore 17.00

Chiesa Cattedrale di Civita Castellana

CELEBRAZIONE DEL MANDATO DIOCESANO

agli Animatori della Catechesi, Liturgia e Carità,

“Pietre Vive” per l’edificazione della nostra Chiesa particolare

presieduta da

S. E. Mons. Romano Rossi

Vescovo di Civita Castellana

 

Martedì 20 ottobre, nel solenne giorno della Dedicazione della Chiesa Cattedrale, la Chiesa principale della Diocesi, com’è ormai tradizione, durante la celebrazione eucaristica, il Vescovo conferirà ai catechisti, agli animatori della liturgia e agli operatori della carità, il mandato a coloro che, in diversi ruoli, si mettono a servizio della pastorale parrocchiale, in quanto catechisti ed altri operatori, che in forza del battesimo sono stati prescelti, chiamati e inviati secondo la vocazione specifica di ciascuno.

Il mandato è un riconoscimento della Chiesa del proprio dono, e forte di questo mandato è inviato a portare a coloro che avvicineranno, nel servizio alla Parola, nella preghiera e nella solidarietà, la carità di tutta la Chiesa che è in Civita Castellana.

è un evento di grande intensità e di forte partecipazione, che vedrà la presenza attiva di numerosi operatori pastorali, provenienti dalle 76 parrocchie della Diocesi, uniti e in comunione con il proprio vescovo, monsignor Romano Rossi, per essere portatori di un messaggio di speranza, di fiducia che ognuno degli animatori parrocchiali infonderà nella realtà quotidiana del lavoro, della parrocchia e della famiglia.

Coinvolgente il rito del «mandato» agli operatori pastorali dei tre ambiti, per la consegna ad operare nel nome della Chiesa, un coinvolgimento totale, interiore ad essere cristiani credibili per la costruzione del Regno. Ad ogni domanda di impegno del Vescovo, per tre volte echeggerà forte nella Chiesa cattedrale «Sì, lo voglio».

Un avvenimento dal quale traspare il volto di una comunità tutta ministeriale, la quale vive nella dimensione profetica ed evangelizzante. una comunità è cristiana quando esercita insieme, e in stretto rapporto: «Parola, Eucaristia, Carità».

Un tale compito non è possibile attuarlo senza la presenza efficace di operatori preparati e motivati: laici che, insieme ai loro pastori, svolgono la funzione di stimolo, di promozione e di servizio alla comunità.

E come cristiani, sostenuti dal dono della fede, della speranza e della carità, dobbiamo lasciare giudicare la nostra esistenza e il nostro agire quotidiano, dalla Parola, la quale modella la nostra coscienza nella fede della Chiesa, chiamandoci a continua conversione «pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi» (1 Pt  3, 15) e chiediamo al Signore, come ci invita a fare Papa Francesco, la grazia di aprire il nostro cuore agli altri, per essere «operatori di misericordia», consolando, sostenendo ed annunciando la Parola di Vita.

Di fronte al dilagare di manifestazioni di una generazione imprevedibile nei suoi gesti estremi, è tempo di cominciare a cogliere e con urgenza un cambiamento e un bisogno interiore di trascendenza, per essere segno dell’attesa, della pace e riconoscibile come comunità d’amore e di condivisione.

questi avvenimenti diocesani sono segni e testimonianze che interpellano e invitano alla speranza, quello di dare un significato alla vita e un invito a ricercare i veri valori.

«La Madonna ad Rupes, patrona della nostra diocesi, ci aiuti a perseguire quanto ci siamo proposti in quest’anno pastorale».                                                                                      

  Giancarlo Palazzi

 

Incontro di domenica 18 ottobre dalle 19.00 alle 20.30

 

Sintesi del discorso del nostro Vescovo ai catechisti della vicaria lago del settembre u.s., utile per la riflessione comune. Sarebbe interessante leggerla prima dell’incontro.

 

PREMESSA

 

Ci siamo lasciati ormai definitivamente alle spalle il modello tradizionale di Parrocchia, quello in cui tutti noi siamo cresciuti, come gruppo di fedeli riuniti intorno al Parroco che pensava per tutti, decideva per tutti, provvedeva a tutto.

La Chiesa oggi ha bisogno di essere vivificata e rinnovata ma può esserlo solo se, accanto al Parroco, si moltiplicano laiche e laici capaci di “sentire con la Chiesa”, amare col cuore di Dio, servire nello stile di Gesù.

La difficoltà vera sta nel creare una sensibilità comune, ispirata al Vangelo…

Ripartire dall’annuncio della fede e dalla nuova evangelizzazione.

Osservare e riflettere sulla condizione spirituale dei nostri adulti.

È la fascia di età che interessa anche la stragrande maggioranza di voi pietre vive e non si può pensare che nella Chiesa esistano per loro degli evangelizzatori se questi per primi non si lasceranno evangelizzare.

Si tratta di voi. Occorre ripartire da voi per arrivare a loro.

Su di voi, per primi, deve risuonare di nuovo la Parola del primo annuncio e, insieme ad essa, una qualificazione comunitaria circa le modalità, i linguaggi, l’approccio, la progressione, le attenzioni da avere nell’evangelizzazione e formazione alla fede di questa fascia di età, vastissima e semi abbandonata.

(da Pietre  Vive 3 )

Sintesi del discorso del Vescovo alla riunione catechisti della vicaria Lago di settembre 2015

Il Vescovo si rivolge a dei cristiani, a dei parrocchiani

ed evangelizzatori costruttori della Chiesa, Pietre Vive,

impegnati nella trasmissione della Fede

La trasmissione della Fede

Cosa è:

–     testimonianza dell’incontro personale con Gesù

                                           per

–     trasmettere ai bambini/ragazzi il gusto della sequela, come

    momento iniziale per introdursi nella vita cristiana

Iniziazione cristiana

Consiste:

–       introdurre i ragazzi al gusto della vita secondo il Vangelo, nella Comunità

Cristiana

–       con un percorso(abbastanza lungo) che nei sacramenti ha le tappe

che rappresentano  i mezzi della Grazia il cui fine è l’uomo nuovo,

il ragazzo credente inserito nella Comunità Cristiana, pronto a entrare

nel mondo degli adulti per la Fede

 

                          Considerazioni

 

per la Comunione

– Il percorso di I.C. sostanzialmente tiene

– I bambini partecipano volentieri e arrivano al sacramento con

la freschezza di una scoperta!

– tentativi di coinvolgimento delle famiglie –  momento di sperimentare

 

per la Cresima

–     i ragazzi dopo la  Cresima sono abbastanza cresciuti per non essere più bambini

ma non sono abbastanza cresciuti per essere ancora ragazzi.

–   è una età in cui c’è il rifiuto di essere bambini ma non si è in grado di essere

adolescenti

–     i ragazzi sono critici e poco cresciuti

Conseguenze : i ragazzi dopo la Cresima abbandonano

 

Motivi dell’abbandono

 

–        una educazione cristiana ridotta alla comunicazione verbale, frontale, fatta

         di  informazioni

       i ragazzi arrivano alla Cresima non contenti e non inseriti

Potrebbe essere sufficiente che i ragazzi sperimentino dei momenti in cui possano dirsi: “…questa cosa mi interessa, questa è roba per la mia vita, e quindi…

Il mio posto è qui in questa famiglia”.

 

 Su questa base nascono proposte con obiettivi e mezzi

Lo strumento abituale per questo tipo di percorso è: l’Oratorio

 

                                    Cos’è l’Oratorio

 

– creare per i ragazzi un ambiente, Grest tutto l’anno, Campi scuola formativi

–   periodicità di incontri dove si gioca, imprese pratiche, attività varie ….etc.

–   una esperienza umana completa con un cammino all’interno del quale i ragazzi

stanno volentieri

 

                                   Come si manda avanti un Oratorio

                                                      

 

1)      offrire un ambiente adatto di vita reale condivisa che li accompagni tutto l’anno

 

2)      offrire una proposta educativa per adolescenti che crescono con educatori capaci di relazionarsi.

Quindi occorre fornire  alle persone di buona volontà occasioni per aggiornarsi su:

–   i linguaggi della catechesi

–   sulle relazioni educative con i ragazzi

–   sulle modalità di essere educatori di adolescenti

 

3)      prevedere  dei percorsi adeguati per Cresima e dopo Cresima

–  Catechismo di carattere deduttivo (comunione – dico, dico, dico)

–  Catechismo di carattere induttivo ( adolescenti – a partire dalle

tue esperienze di ragazzo adolescente ti voglio portare

all’apertura del mistero della Fede.

Non posso dire:”io ti annuncio questo, questo, questo…”)

 

                                  Ipotesi di lavoro

 

Quest’anno

–         testimonianze di chi fa oratorio

–         incontri con catechisti

–         scambio di idee – consultarsi

–         creare qualche cosa di vivo in parrocchia sulla traccia del Grest per i ragazzi

che hanno finito la Prima Comunione

–         incontri con le famiglie

 

                                               Anno prossimo

–           verifica sui percorsi di formazione sulle capacità di animatore oratorio,

educatore alla fede, catechista capace di relazioni educative

 

Attività educative:

– avere un messaggio da dare sapendo creare dei rapporti educativi,

– creando un gruppo dove la proposta arrivi,

– creando attività attraverso cui passano le proposte

Terzo anno

– si riparte con la Cresima

–   attività con P.V. (film, ecc.)

 

                              Il  Vescovo al  catechista

 

Se tu non fai un cammino di fede nella tua Parrocchia, se pensate di fare i

   catechisti ma non fate un cammino di fede nella vostra Parrocchia, vi prego

   di dimettervi.

   Se pensate di fare il catechista senza fare il  parrocchiano: lasciate perdere!!

   Perché tu, quando fai catechismo non porti te stesso: tu parli a nome della

    Chiesa che è la tua Parrocchia e se tu non vivi un percorso di comunione e di fede nella Parrocchia, per piacere: smetti di fare il catechista!”. 

 

                                                                         Cosa ci manca?

 

Possibilità di Corsi:

 

– Analisi del Vangelo e come presentarlo ai ragazzi?

– Come nasce la fede nei ragazzi?

– Come nasce l’atto di fede nel catechista?

– Quali possono essere i linguaggi utili per comunicare la fede ai ragazzi? Utilizzo mezzi della

tecnica non solo discorsivi

– Non serve ciò che gli dico, serve ciò che loro percepiscono!

– Atteggiamenti dell’evangelizzatore oggi , attenzioni pedagogiche

– Attenzioni pedagogiche con ragazzi – maschi – femmine – in età di sviluppo. Quali preoccupazioni

è bene che abbia davanti?

– La liturgia. Che vuol dire? Come si fa?

 

 

Avvisi

 

Buona e Santa Giornata

Con grande gioia comunichiamo  a voi Catechisti e formatori di cristiani adulti nella Fede, la  data della celebrazione del Sacramento della prima confessione dei nostri Bambini che si preparano a ricevere la grazia sacramentale del Sacramento del Perdono o Confessione e della prima comunione.
in allegato troverete la giornata di ritiro che faremmo con loro i giorni 1 Febbraio e 8 Febbraio 2015 date in cui si accosteranno per la prima volta al sacramento della Riconciliazione, loro hanno già fatto esperienza   del essere accolti nel sacramento del Battesimo, con il sacramento della Confessione faranno nuovamente esperienza di Dio buono e misericordioso che li accetta per quello che che sono e con queste due esperienze di accoglienza da parte di Dio nei Sacramenti del Battessimo e della Riconciliazione loro si preparano ad accogliere il Corpo e il Sangue di Cristo con la prima Comunione dove ognuno si rende calice che accoglie Cristo dentro di noi.
buon Lavoro

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO

 

Questa attività è pensata per una giornata di approfondimento nell’itinerario della riconciliazione. Se possibile è bene sottolineare il collegamento con altre esperienze e con l’itinerario normale.

Un’attenzione particolare viene essere rivolta a “vivere” la parabola del Padre misericordioso, che può far da guida al cammino della riconciliazione e anche alla celebrazione della “prima confessione” o festa del perdono.

Se il tempo a disposizione è minore si modificano le attività, tendendo conto di alcuni passaggi fondamentali come la preghiera di inizio, il gioco che porta a spendere la somma trovata, un pasto davvero povero, la preghiera con i genitori (se possibile), e la festa conclusiva.

 

La Pericope

sottolineature

Le attività

altro

Figli di un Padre che ama Figli amati Preghiera per dire chi è Dio per noi (Allegato A) Attorno al fonte battesimale
La voglia di lasciare la casa per cercare la libertà, vivere da soli Che non riconoscono il dono Ripresa della caccia al tesoro: due passaggi perché ogni gruppetto trovi un proprio tesoro che è costituito da biglietti di diverso colore e valore (1, 5, 10, 20) che servono come soldi per il grande gioco successivo Il posto dipende dal tempo e  dallo spazio disponibile. Comunque breve.
Una gioia momentanea data dalla libertà Il peccato come pretesa libertà Si ritorna dalla caccia al tesoro e si trova allestita una serie di giochi per i quali si punta e se si vince ci si aggiudica la somma puntata: (ALLEGATO B). I giochi proposti si possono fare all’interno; nel caso sia possibile e opportuno va bene anche all’esterno, anche modificando i giochi, ma tenendo sempre lo stile di gioco per cui si punta con la possibilità di vincere o di perdere. I ragazzi sembrano preferire giochi di movimentoPrima del pranzo ogni squadra deve fare la somma del denaro ancora a disposizione, in modo che poi il prezzo del pranzo è fissato sulla base del gruppo che possiede meno; in modo che tutti possano mangiare, ma che scarseggi poi il denaro a disposizione.Pranzo a pagamento in modo da terminare i soldi Prima di pranzo si ritrovano per “ordinare” e valutano quanto hanno. Il costo è sul gruppo che ha meno.
fatiche e coscienza della situazione di povertà Il peccato non porta gioia Altri possibili giochi come quelli di prima o anche all’esterno e vivaci, per non rischiare di essere fermi tutto il giorno, ma mettendo tasse di iscrizione, e consegnando cifre quando si vince, tasse su palloni, spazi e altro…ma il denaro è finito e quindi non si può fare altro. Momento di possibile stasi
La decisione di tornare verso casa e vivere da servi Il senso della storia Una merenda “povera” avendo finito i soldi: pane secco. Vengono date delle lettere staccate, con cui formare la frase IL VECCHIO LIBRO INSEGNA – per facilitar la sistemazione prevedere tre colori diversi delle lettereSi passa in chiesa dove nell’ambone (da spiegare il senso) si trovano diverse immagini della parabola che i ragazzi potranno poi colorare e su cui ricostruire a gruppetti lo sviluppo della parabola, prima in gruppo e poi in assemblea. Immagini possibili: LA PARABOLA DEL PADRE MISERICORDIOSO della serie legata alla rivista Collana Dossier Catechista della LDC, con quadri di G. Pera e progetto e testi di B. Bartolini. In questa vengono fatti i collegamenti con l’esperienza vissuta nella giornata. Attorno all’ambone
L’abbraccio di pace La festa del perdono La celebrazione del perdono (ALLEGATO C): i ragazzi  ricostruiscono la storia portando le immagini e dandone la spiegazione (chi è presente, cosa fa, quali collegamenti con prima…) e con preghiere che sottolineano ogni passaggio collegandole con la nostra vita. Alla fine si può consegnare il segno dell’anello come conferma della fedeltà di Dio e una fascia bianca che richiama la veste bianca. Su questa si possono scrivere o ricamare le date: battesimo, prima confessione, prima comunione, cresima,…matrimonio o consacrazione religiosa…Consegna di una preghiera da usare in famiglia per pregare con la veste bianca (ALLEGATO D) Nel salone, anche se preparato per la cena, sottolinea il legame
La festa nella casa del Padre e dei figli La festa del perdono La cena con i genitori, che portano cibo per valorizzare la festaSerata di festa Legame con l’altare

 

ALLEGATO A

 

Tutti Signore, tu sei nostro Padre e ci ami

1L  Da sempre ti conosciamo perché i nostri genitori ci hanno parlato di te.

Tutti Signore, tu sei nostro Padre e ci ami

2L  Hai mandato il tuo Figlio per farci scoprire quanto sei buono e che sempre ci accompagni.

Tutti Signore, tu sei nostro Padre e ci ami

3L  Il tuo Figlio Gesù ci ha parlato di te e ci ha detto che ami tutti gli uomini.

Tutti Signore, tu sei nostro Padre e ci ami

4L  Tu ci vuoi felici e hai creato per noi un mondo immenso e meraviglioso

Tutti Signore, tu sei nostro Padre e ci ami

5L  Siamo diventati tuoi figli nel battesimo e ogni giorno ti invochiamo nella preghiera

Tutti Signore, tu sei nostro Padre e ci ami

6L  La parola di Gesù ci ricorda che sei paziente e non ti dimentichi mai di nessuno

Tutti Signore, tu sei nostro Padre e ci ami

7L  Ti ringraziamo di questa giornata. È un dono tuo che ci aiuta a conoscerti ed amarti.

Tutti Signore, tu sei nostro Padre e ci ami

8L  Grazie anche per chi ci vuole bene e ci aiuta a vivere come tuoi figli.

 

ALLEGATO B

 

Scopo del gioco è vivere l’esperienza del figlio che, lontano da casa, può finalmente godersi i soldi che ha ottenuto dal padre suo.

I ragazzi, si dividono equamente la somma trovata come tesoro e poi come in un grande casinò, giocano autonomamente passando di postazione in postazione, a loro piacimento.

Ogni animatore di un determinato gioco spiega il funzionamento del gioco e il risultato che si deve ottenere per vincere. Il ragazzo decide cosa puntare (da un minimo di uno al massimo di quello che possiede) e consegna la somma: se il gioco riesce il banco restituisce la somma giocata e anche uguale valore prendendo dal “denaro” del banco; se perde il banco incassa la cifra giocata. Il gioco per avere senso deve prevedere la possibilità di insuccesso. Le regole si possono anche modificare se si ritiene opportuno dopo un po’ di tempo che si gioca, ma non in continuazione (devono essere uguali per tutti).

 

Alcune possibilità di gioco (si è puntato sul criterio di giochi veloci, vivaci – quasi tutti – con materiale semplice e non dispendioso:

 

CARTA ALTA/BASSA  Da un mazzo di carte si prende una carta e la si mostra al ragazzo, che deve dire se la prossima può essere più alta o più bassa (valgono le regole della briscola). Sono ammessi massimo due errori; se in cinque passaggi non supera due errori vince la posta in gioco.

 

GIOCO DEL 7 ½  Chi gestisce il banco gioca contro il ragazzo: ognuno riceve una prima carta coperta e poi può chiedere altre carte, oppure fermarsi, quando decide. L’asso vale uno, le figure mezzo. Le altre carte, quando è segnato. Vince chi per primo fa 7 ½ oppure si avvicina di più. Se vince il ragazzo si consegna la posta in gioco. In caso di parità tra banco e ragazzo vince comunque il ragazzo  si consegna la posta giocata. Si può prevedere la sfida con più giocatori, aumentando anche la posta in gioco (si vince più volte la posta se aumentano i giocatori)

 

BIRILLI  si posizionano 10 bottiglie e si consegnano un pallone abbastanza pesante: con tre lanci si deve buttare a terra tutte le bottiglie. Se il ragazzo riesce si consegna la posta in gioco.

 

AEREI NEL CERCHIO  Il ragazzo si costruisce l’aereo di carta e poi ha cinque lanci per entrare nel cerchio che viene posto a distanza di circa tre metri. È sufficiente che l’aereo entri una volta per vincere. Se vince il ragazzo si consegna la posta in gioco. È bene tenere l’aereo per altri giochi.

 

DOMANDE  Per vincere deve rispondere esattamente almeno a 3 domande su 6. Se vince il ragazzo si consegna la posta in gioco.

 

GOALS  Si posiziona una porta (può essere un cartellone, una sedia, uno scatolone o altro) e si consegna il pallone, decidendo prima la distanza. Si deve segnare almeno due “reti” su cinque tiri. Se vince il ragazzo si consegna la posta in gioco.

 

CANESTRO  Si posiziona il canestro e si consegna il pallone, decidendo prima la distanza. Si deve segnare almeno due reti su cinque tiri. Se vince il ragazzo si consegna la posta in gioco.

 

VISTA LA SVISTA  preso da Popotus Il ragazzo decide il numero dell’immagine, la si mostra ed entro  un minuto deve indicare il particolare errato: ha due possibilità di risposta. Se vince il ragazzo si consegna la posta in gioco. È bene segnarsi il nome dei ragazzi e il numero del disegno che chiedono per non rischiare che un ragazzo torni più volte sullo stesso disegno.

 

PUZZLE  in un tempo determinato (da decidere avendo a disposizione il puzzle) si deve ricostruire completamente. Se si riesce nel tempo stabilito si consegna la cifra. Se manca anche un solo pezzo non vale. È bene usare un cronometro o comunque essere precisi nel tempo.

 

PAROLE IN DIALETTO  Si scrivono su un cartellone alcune parole nel dialetto locale, non proprio di uso comune, e poi si leggono i termini corrispondenti in italiano. Il ragazzo deve indicare l’abbinamento. A seconda del numero delle parole usate e della difficoltà, si prevede quante devono essere esatte per superare la prova.

 

 

ALLEGATO C

 

Le diverse preghiere sono legate ai momenti presentati nel post di cui sopra

 

ATTORNO ALLA TUA MENSA, MA LONTANI DA TE

 

Ogni giorno che inizia, ogni persona che sta accanto a noi, ogni gesto d’amore e bontà, tutto ci parla di te, della tua tenerezza. Tu sei nostro Padre, e hai mandato a noi il tuo Figlio e lui ci ha parlato di te, del tuo amore che supera ogni confine e ogni attesa.

Ma forse ci sentiamo stretti in questa casa, ci sono giorni in cui desideriamo uscire, vogliamo evadere, cerchiamo di prendere le distanze da te e dal tuo amore. Ci sono momenti in cui la tua tenerezza ci dà fastidio.

 

TUTTO E SUBITO, NON L’AMORE CHE DURA MA LA RICCHEZZA IMMEDIATA

 

E allora chiediamo tutto e subito, pretendiamo quello che ci avresti dato al momento giusto; non abbiamo la pazienza di attendere, di scoprire quanto ci ami. Presumiamo di essere felici solo lontano da te; sogniamo un mondo dove tutto sia facile e bello; un mondo come un grande parco dei divertimenti.

 

 

È FESTA… SE DURA!

 

E crediamo di averlo trovato, un mondo così bello. Subito siamo felici: nessuno ci dice cosa fare, non ci sono ordini da eseguire, non abbiamo compiti da svolgere, non ci sono più persone a cui obbedire. Adesso non ci chiedono di essere sinceri, generosi, aperti agli altri. Finalmente facciamo solo quello che ci piace, senza pensare agli altri. Questa sì che è vita! Almeno fin che dura.

 

NEPPURE LE GHIANDE DEI PORCI

 

Sì, almeno fin che dura. Chissà perché le cose belle durano poco; la festa termina sempre troppo presto. Il tempo scorre veloce quando ci stiamo divertendo!

E adesso? Neppure le ghiande che mangiano i maiali! Siamo trattati peggio dei porci. Loro per lo meno sono felici perché hanno la pancia piena. Noi soffriamo perché abbiamo gettato via un tesoro immenso e siamo davvero poveri. Abbiamo sprecato il dono prezioso della tua amicizia, del tuo amore per ogni uomo e donna.

 

EPPURE A CASA DI MIO PADRE…

 

Ma possiamo ancora sperare. Sì, in casa di mio padre chi lavora viene ricompensato; dopo una giornata di sudore possono sedersi e mangiare.

Se torno nella sua casa, lui non mi scaccerà, non mi allontanerà dalla casa in cui ero cresciuto come figlio. Un piatto di minestra ci sarà anche per me, nella sua casa. Da servo, adesso, non più come figlio, nella casa che era mia. Da servo, ma almeno con la pancia piena. Non ci sono alternative.

 

TU CORRI INCONTRO A TUTTI I TUOI FIGLI

 

No, non è un miraggio! Non si tratta di un’illusione. È tutto vero. Tu mi corri incontro. Mi stavi aspettando, guardavi ogni giorno sperando di veder comparire la mia immagine. Dal giorno che sono partito non hai smesso un momento di attendere il mio ritorno. Adesso mi hai visto stanco e affamato, triste e perdente, ma ancora con la fiducia nella tua giustizia; adesso mi corri incontro.

 

AVVOLTI NEL TUO ABBRACCIO

 

Mi corri incontro e mi avvolgi nel tuo abbraccio, mi fasci della tua tenerezza, mi riscaldi con la tua bontà, mi sfami con il perdono. Non stai neppure ad ascoltare le mie parole di scusa e le richieste di tenermi come servo.

“Figlio, figlio mio” mi chiami. E prepari per me una festa che nessuno dimenticherà. Nella casa, che è mia. Non tanto per il cibo, ma soprattutto perché rinnovi proprio con me, e davanti a tutti, il patto di alleanza. Sono figlio e mi doni l’anello; sono libero e mi metti i sandali; sono degno di onore e mi rivesti con la tunica più bella. Nella casa che è mia.

 

Grazie per la tua festa senza fine, Signore mio Dio.

 

 

UNA FESTA GRANDE SE ANCHE I FRATELLI LA CONDIVIDONO

 

Una festa ancora più grande se tutti saremo seduti alla mensa del perdono; se nessuno resta escluso dalla gioia che nasce dal tuo cuore come l’arcobaleno che annuncia il mio ritorno e la festa senza fine. Nella casa che è mia.

Sono di nuovo nella casa. Sono per sempre tuo figlio. Tu sei un Padre fedele e imbattibile nell’amore.

 

 

 

ALLEGATO D

 

La preghiera da vivere in famiglia come ricordo del Battesimo, valorizzando la veste bianca.

 

Genitori Signore Gesù, quanto tempo è passato dal giorno del Battesimo, quando abbiamo portato (nome dei figli ….) in chiesa per dare di una vita nuova. Abbiamo offerto loro il dono che i nostri genitori hanno dato prima ancora a noi.

Figli Caro Gesù noi allora non sapevamo di essere al centro di tanto amore. Amore dei nostri genitori, della comunità e soprattutto di te e del Padre. Siamo felici di questo dono, che ci ha resi figli di Dio e tuoi fratelli.

 

Genitori Signore, tu ci hai affidato una grande missione: far crescere la vita divina che abbiamo chiesto per (nome dei figli …) che noi abbiamo chiamato alla vita.

Figli Caro Gesù grazie per averci affidati alle cuore di (nome dei genitori …) che ci hanno fatto conoscere te e la tua bontà per noi.

 

Genitori Aiutaci ancora a camminare davanti a (nome dei figli …) per guidarli, dietro a loro per difenderli, al loro fianco per incoraggiarli

Figli E aiutaci a fidarci dei genitori, ad ascoltarli, a imitare le cose belle che vivono, a condividere con loro la preghiera con cui ci riconosciamo tuoi figli. Siamo piccoli e grandi, ma sempre tuoi figli, e vogliamo invocarti con le parole e i sentimenti che ci ha insegnato Gesù, tuo Figlio e nostro Signore.

Genitori e Figli Padre nostro, che sei nei cieli…

 

Genitori Signore Gesù, proteggi la nostra famiglia e difendi da ogni pericolo i nostri figli.

Figli Aiuta il papà e la mamma a vivere bene il loro compito e sii sempre con noi…

 

Genitori e Figli nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo.

 

Avvisi

Care Catechiste e Catechisti, martedì 13 gennaio 2015 alle ore 21.00

Prove dei canti in Parrocchia.

Per coloro che desiderano vivere ed aiutare a vivere la celebrazione Eucaristica con gioia e gratitudine.

 

Ciclo di Catechesi con i genitori

Domenica 23 Novembre 2014  alle ore 18.00 inizia un ciclo di catechesi mensili rivolto ai genitori dei bambini del catechismo che si terra  presso la sala don Alvaro Orsi. sono invitati a partecipare tutti i genitori e  i catechisti.

Martedì 4 novembre, San Carlo Borromeo Vescovo. Patrono dei Catechisti.

 

Dal Discorso tenuto da san Carlo, vescovo, nell’ultimo Sinodo
(Acta Ecclesiae Mediolanensis, Milano 1599, 1177-1178)

 

Vivere la propria vocazione
Tutti siamo certamente deboli, lo ammetto, ma il Signore Dio mette a nostra
disposizione mezzi tali che, se lo vogliamo, possiamo far molto. senza di
essi però non sarà possibile tener fede all’impegno della propria
vocazione.
Facciamo il caso di un sacerdote che riconosca bensì di dover essere
temperante, di dover dar esempio di costumi severi e santi, ma che poi
rifiuti ogni mortificazione, non digiuni, non preghi, ami conversazioni e
familiarità poco edificanti; come potrà costui essere all’altezza del
suo ufficio?
Ci sarà magari chi si lamenta che, quando entra in coro per salmodiare, o
quando va a celebrare la Messa, la sua mente si popoli di mille
distrazioni. Ma prima di accedere al coro o di iniziare la Messa, come si
è comportato in sacrestia, come si è preparato, quali mezzi ha predisposto
e usato per conservare il raccoglimento?
Vuoi che ti insegni come accrescere maggiormente la tua partecipazione
interiore alla celebrazione corale, come rendere più gradita a Dio la tua
lode e come progredire nella santità? Ascolta ciò che ti dico. Se già
qualche scintilla del divino amore è stata accesa in te, non cacciarla
via, non esporla al vento. Tieni chiuso il focolare del tuo cuore, perché
non si raffreddi e non perda calore. Fuggi, cioè le distrazioni per quanto
puoi. Rimani raccolto con Dio, evita le chiacchiere inutili.
Hai il mandato di predicare e di insegnare? Studia e applicati a quelle
cose che sono necessarie per compiere bene questo incarico.
Dà sempre buon esempio e cerca di essere il primo in ogni cosa. Predica
prima di tutto con la vita e la santità, perché non succeda che essendo la
tua condotta in contraddizione con la tua predica tu perda ogni
credibilità.
Eserciti la cura d’anime? Non trascurare per questo la cura di te
stesso, e non darti agli altri fino al punto che non rimanga nulla di te a
te stesso. Devi avere certo presente il ricordo delle anime di cui sei
pastore, ma non dimenticarti di te stesso.
Comprendete, fratelli, che niente è così necessario a tutte le persone
ecclesiastiche quanto la meditazione che precede, accompagna e segue tutte
le nostre azioni: Canterò, dice il profeta, e mediterò (cfr. Sal 100, 1
volg.) Se amministri i sacramenti, o fratello, medita ciò che fai. Se
celebri la Messa, medita ciò che offri. Se reciti i salmi in coro, medita
a chi e di che cosa parli. Se guidi le anime, medita da quale sangue siano
state lavate; e «tutto si faccia tra voi nella carità» (1 Cor 16, 14).
Così potremo facilmente superare le difficoltà che incontriamo, e sono
innumerevoli, ogni giorno. Del resto ciò è richiesto dal compito
affidatoci. Se così faremo avremo la forza per generare Cristo in noi e
negli altri.

 

Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, era il secondo figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l’uso delle famiglie nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia, venne poi chiamato a Roma, dove venne creato cardinale a 22 anni. Fondò a Roma un’Accademia secondo l’uso del tempo, detta delle «Notti Vaticane». Inviato al Concilio di Trento, nel 1563 fu consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di sant’Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estendeva su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Un territorio che il giovane vescovo visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impose ordine all’interno delle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Un’opera per la quale fu obiettivo di un fallito attentanto. Durante la peste del 1576 assistette personalmente i malati. Appoggiò la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas». Morì a 46 anni, consumato dalla malattia il 3 novembre 1584. (Avvenire)

Quella che oggi ci giunge dalla pagina del Calendario, è la voce di uno dei più grandi Vescovi nella storia della Chiesa: grande nella carità, grande nella dottrina, grande nell’apostolato, ma grande soprattutto nella pietà e nella devozione.
“Le anime – dice questa voce, la voce di San Carlo Borromeo – si conquistano con le ginocchia “. Si conquistano cioè con la preghiera, e preghiera umile. San Carlo Borromeo fu uno dei maggiori conquistatori di anime di tutti i tempi.

 

 

 

NOTIZIE DALL’INTERNO
Cronaca di una domenica un po’ speciale

Che sia merito della Nutella o dell’inizio ufficiale del nuovo anno catechistico certo è che domenica 26 ottobre è stato davvero bello esserci alla Messa delle 10,30.
La nostra chiesa di Regina Pacis era gremita come nelle più importanti ricorrenze; il Parroco mentre celebrava era radioso e tutta l’assemblea c’era, felice di esserci.
Fiore all’occhiello, la partecipazione massiccia dei bambini che hanno preso parte alla celebrazione con canti e preghiere.
Insomma non saprei dire se così, si sia magnificamente chiusa una settimana o se, se ne sia aperta un’altra altrettanto magnificamente; certo è che domenica a Regina Pacis Gesù c’era davvero e forse anche i più distratti se ne sono accorti.
Dunque, grazie a tutti e mi raccomando continuiamo ad esserci, perchè Lui, il Signore c’è sempre e ci aspetta.

Insomma, Nutella a parte, mentre lo dico con l’indice conficcato nella guancia alla maniera dei bambini: Gesù è davvero buono!!!
Buona settimana a tutti, ci vediamo domenica prossima stesso posto, stessa ora e dopo…. ci leccheremo i baffi ancora una volta, tutti insieme!

PINA

Mandato Catechistico Parrocchiale

In conformità con quanto pianificato in sede di consiglio pastorale e a seguire con le riunioni svolte con i Catechisti, si informa che DOMENICA 26 OTTOBRE ALLE ORE 10.30 con la Santa Messa

I Sacerdoti di Regina Pacis daranno il mandato ai propri Catechisti per l’anno 2014/15

Partecipate numerosi alla presentazione.

 

Primo anno comunione 2014/15

“Il Genitore non dimostra al figlio che Dio esiste, ma crea le condizioni perchè il figlio lo scopra.”

 

Lunedì 20 ottobre ore 17.00