Michelangelo Alemagna.
DIOCESI DI CIVITA CASTELLANA
Giovedì 20 ottobre, alle ore 17.00, verrà ordinato diacono dal Vescovo Romano Rossi, un seminarista della diocesi: Michelangelo Alemagna.
Il rito di ordinazione avverrà nella cattedrale della diocesi di Civita Castellana.
Michelangelo Alemagna, nato a Roma, ha ventinove anni, ha frequentato il percorso di formazione al sacerdozio presso il Seminario della Diocesi di Civita Castellana.
Negli anni di formazione ha svolto il servizio pastorale presso la Parrocchia della Cattedrale e nella Parrocchia San Lorenzo in Civita Castellana, nella Parrocchia di Fabrica di Roma. Ha conseguito la licenza in filosofia presso la Pontificia Università Lateranense e la licenza in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana.
Come diacono svolgerà il suo ministero in Bracciano come collaboratore nella Parrocchia S. Stefano Protomartire e docente di religione cattolica nel Liceo Scientifico Statale «Ignazio Vian».
Come gli Apostoli hanno condiviso il loro ministero, così anche oggi il Vescovo partecipa e condivide la sua piena responsabilità con i presbiteri e – per il servizio – con i diaconi.
Tutti e tre i gradi partecipano, infatti, ai tre “munus” (profetico, sacerdotale, regale) e sono insieme (Vescovo, Presbitero e Diacono) nell’unico sacramento dell’Ordine, al quale appartengono, a proprio titolo, i diaconi addetti al servizio della Chiesa locale.
Conoscere la vita, le sensazioni e le aspirazioni di Michelangelo, che culminerà nel gesto altamente significativo dell’imposizione delle mani, la grande preghiera di benedizione che seguirà, esprimerà il senso e la portata: Dio prende possesso di questo ragazzo e lo invia nel mondo, nel servizio della parola, dell’Eucaristia e della carità. Noi tutti siamo chiamati a stupirci a meravigliarci di fronte a tale mistero d’amore, che cambia totalmente la natura di Michelangelo e ne imprime il carattere.
Michelangelo, ha risposto alla chiamata con un sì, deciso, convinto del dono gratuito di Dio. Una risposta, che è simultaneamente dono e impegno a quella forte emozione che aveva sentito nel cuore, nel mettersi alla sequela di Cristo, anche noi possiamo gioire con lui per la fedeltà del Signore e per la realizzazione dei sui progetti, che sono sempre progetti d’amore per il servizio alla comunità cristiana ed umana, ci sentiamo riconoscenti al Signore per questo dono dello Spirito che dà energia “nuova” al servizio della Chiesa e del mondo.
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