Dietrich Bonhoeffer e Rignano

DIOCESI DI CIVITA CASTELLANA

Salone Parrocchiale il 4 e 5 novembre 2016 Chiesa S. Giuseppe

Rignano Flaminio (RM)

Dietrich Bonhoeffer e Rignano

Per un cristianesimo non religioso

Programma:

Venerdì 4 novembre ore 20.45 – Salone Chiesa San Giuseppe.

                        Proiezione film “Bonhoeffer” di Eric Till.

Sabato 5 novembre ore 17.45 – Tavola rotonda su “Bonhoeffer e Rignano, per un cristianesimo                        non religioso”. Memoria di un rapporto epistolare tra Bonhoeffer e Betghe.

Presenta:        Don Augusto Mascagna

Intervengono: Gregory Paolucci (Presidente Associazione Soratte Bunker).

                        Mario Aglieri Rinella (Storico locale): “Rignano, Sant’Oreste e Bunker – Geografia                    di un territorio e dell’amicizia epistolare diventata Resistenza e Resa tra Bonhoeffer                     e Betghe”.

                        Prof. Eraldo Affinati“Bonhoeffer per un cristianesimo non religioso oggi”.

Conclusioni:   Mons. Romano Rossi, Vescovo Diocesano.

 

 

Cosa c’entra Bonhoeffer con Rignano Flaminio?

La sua opera più famosa “Resistenza e resa” è una raccolta di lettere che il teologo tedesco ha scambiato coi suoi familiari e soprattutto col suo amico e collega, pastore luterano Ebherard Bethge che poi sarà il redattore finale di questo testo.

Il Pastore Betghe dal gennaio al maggio 1944 “apparteneva ad una piccola unità dell’Abwehr (servizi segreti tedeschi) composta da 16 uomini e comandata dal Maggiore Tilp, che aveva come compito di procurare al quartier generale di Kesserling, stanziato nel bunker di Sant’Oreste, informazioni sulle retrovie tedesche e se possibile anche del nemico. Questo gruppo era alloggiato presso una casa di contadini, isolata, tra campi ed uliveti, sulla via Flaminia, vicino a Rignano, ai piedi del roccioso monte Soratte, da cui nelle giornate limpide, si poteva scorgere la sommità della cupola di San Pietro. Il quartier generale di Kesserling, in profonde gallerie poste circa a mezza altezza del monte, fu subito fatto oggetto di massicci bombardamenti. Noi dovevamo recarci lassù più volte a settimana, non solo per procurarci le provviste, ma soprattutto per la posta; per me si trattava delle lettere da Charlottenburg e da Tegel (E. Betghe, Come sono giunte fino a noi le lettere, in “Resistenza e Resa”, pag. 551). Le lettere da Charlottenburg erano della sua famiglia e di sua moglie, diventata madre da poco tempo; quelle da Tegel erano le lettere del suo amico Dietrich Bonhoeffer dal carcere e le risposte di Betghe, dal 15 gennaio 1944 fino al 5 maggio 1944, sono siglate nell’intestazione con Rignano Flaminio.

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