Veglia di preghiera per le Missioni dalla «parte dei poveri»

DIOCESI DI CIVITA CASTELLANA

Veglia di preghiera per le Missioni

dalla «parte dei poveri»

Giovedì 1° ottobre 2015 – ore 21.00

Chiesa di S. Tolomeo a Nepi

 

Giovedì 1° ottobre alle ore 21.00, nella Chiesa di S. Tolomeo a Nepi, Veglia di preghiera per le missioni. Il vescovo Diocesano monsignor Romano Rossi, sarà presente alla Veglia di preghiera.

Sul tema della nuova evangelizzazione, il Papa ha dedicato efficaci interventi e per la celebrazione della «Giornata Missionaria Mondiale» del prossimo 21 ottobre, ha detto: «Chiamati a far risplendere la parola di verità… e che ogni battezzato è chiamato a rendere testimonianza al Signore Gesù annunciando la fede ricevuta in dono… e questo dono–impegno da condividere è affidato non soltanto ad alcuni, bensì a tutti i cristiani battezzati».

Oggi, in questo tempo, tutta la Chiesa è chiamata a confrontarsi con chi è nel bisogno e con le «nuove povertà», che interrogano la nostra coscienza di cristiani, perché richiede creatività, pazienza, ascolto e coraggio, accogliendo i problemi con attenzione ai valori umani, questo significa mettersi dalla «parte dei poveri», per risollevarlo e «farsi voce di chi non ha voce» affinché sia riconosciuta e rispettata la sua dignità di uomo e figlio di Dio.

È questa l’intenzione di preghiera missionaria di Papa Francesco per il mese di ottobre. Poi continuando ha affermato: «La dimensione missionaria, appartiene alla natura stessa della Chiesa … che chiama ad andare verso le grandi periferie della missione, tra le genti a cui non è ancora arrivato il Vangelo». Chi segue Cristo non può che diventare missionario, e sa che Gesù «cammina con lui, parla con lui, respira con lui. Sente Gesù vivo insieme con lui nel mezzo dell’impegno missionario» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 266).

È il comando di Gesù che invia i suoi discepoli ad annunciare il Vangelo dell’amore, della misericordia e della passione: «Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi». Ancora oggi continua a inviare i suoi discepoli a ogni nazione, forti della Sua presenza e del Suo sostegno.

Nell’opera missionaria di evangelizzazione s’incontrano enormi difficoltà, fino alla disponibilità a sacrificare la propria vita per il nome di Cristo e per amore degli uomini. Gesù accompagna e guida i suoi testimoni. È Lui la fonte rigeneratrice e inesauribile della missione della Chiesa nel mondo. Tutta la Chiesa e ogni Chiesa particolare è inviata a evangelizzare, a portare la buona notizia di Gesù Cristo morto e risorto per la nostra salvezza, dove è scarsa la presenza di Chiesa e del clero, in zone di povertà e in via di sviluppo.

La missione è passione per Gesù Cristo e nello stesso tempo è passione per la gente. La chiamata di Dio alla missione è un dono e richiede una risposta di donazione per essere missionari nella vita di ogni giorno. Purtroppo, nel mondo i missionari devono inevitabilmente affrontare sofferenze e persecuzioni, perché si scontrano con i poteri forti di questo mondo, nei luoghi dove le comunità cristiane subiscono minacce e continue sopraffazioni, emarginati nella loro missione dall’intolleranza religiosa, violentati nel loro credo, di conseguenza i missionari non possono mai chiudersi in se stessi, ma vanno oltre i propri confini, «chiamati a far risplendere la parola di verità», ed arricchire di significato l’azione missionaria e così spargere nel mondo il buon profumo di Cristo. «Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra» (At 1,8).

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